Che cena sarebbe senza Nutella?

Perdonerete mai la mia pigrizia?
Oggi è stato uno di quei giorni in cui ho pensato che vivere da sola nella piccola casetta mirtylliana ha i suoi vantaggi. Quali? Beh, farsi il bagno in orari improbabili e asciugarsi i capelli dopo la mezzanotte, mettersi lo smalto e poi avere un'illuminazione.

Quelle illuminazioni che ti salvano la giornata o, in questo caso, la serata. Quelle illuminazioni che bilanciano il vuoto che passa nella mente di ogni donna mentre si mette il mascara. Quelle illuminazioni che possono venire diabolicamente e vergognosamente quando si è da soli.

C'è chi arrossisce, chi dice che no, non si fa. Ma non c'è nessuno. Solo voi. Da soli con quel barattolo di Nutella. Che ipocrita ad aver comprato quello medio. Quello piccolo era troppo piccolo ma avete mentito a voi stessi dicendo che poi non avreste avuto voglia di lavare l'ennesimo bicchiere, quello grande "ma nooo ma che sei pazza quello grande ma no, ma io sono sola, ma no è TROPPO PER ME" per far zittire la vostra coscienza. Non resta che quello medio. Avete resistito per ben quattro giorni. E la pellicola dorata è ancora lì, sotto il coperchio, intatta, che custodisce quel cremoso tesoro, quella pellicola che quando la togliete vi emoziona quanto rompere con il cucchiaino la crema catalana.

Ma oggi siete determinati. Prendete una carota, la mangiucchiate e preferite un libro; magari il cibo per la mente sazia anche lo stomaco. Sapete benissimo che però non è così.

Un alien si muove nel vostro intestino, il vostro sistema nervoso simpatico scoprite che non lo è poi tanto. Aumenta la sudorazione, ah, no, è salivazione.

Fa caldo e la Nutella liquida da che mondo è mondo si spalma meglio, ovunque.

Inizi a pensare che in fondo quando si è da soli gli alimenti pieni di grassi saturi non hanno calorie. Anche quando hai le mestruazioni è così. E anche quando hai aperto la Philadelphia Milka non puoi lasciarla troppo tempo in frigo che sennò poi va a male, e lo stesso per la Coca Cola che sennò poi si sgasa e ne avrei mille e altre mille di consigli del genere. Ma no, stavolta no, stavolta è diverso. Sono forte e determinata.

Accendi la tivù, vedi la Marcuzzi pancia tavola da surf che consiglia il bifidus per sgonfiarsi e pensi che altro che bi, io ho bisogno del trifidus per togliere la pancia ostinando a comprare ancora Bastoncini fiNdus rigorosamente da friggere. C'è poi un film iniziato con la solita attrice che è magra nonostante la tivù aumenti di cinque chili e ommiodddio spero non mi inviteranno mai a un talk show. C'è poi il tiggì e ti deprimi e ti arrabbi e cambi che sennò poi vuoi mangiare per addolcire la cronaca. Ecco il meteo. Questo fine settimana si abbasseranno notevolmente le temperature ed eccola l'altra scintilla di illuminazione: da questo fine settimana mancheranno sette mesi alla prova costume. Un'infinità.

Ti alzi dalla poltrona, incedi in quel modo sexy che solo i calzini con l'infradito ti sa dare, la pinza tra i capelli che hai orgogliosamente acquistato a un euro, la grattatina sulla chiappa finalmente ché avevi prurito esattamente da quando hai messo lo smalto rosso, un tragitto pieno di domande, pieno di dilemmi, un sedano, mangio un sedano e una pesca, mangio sano e ommiodddio il mio corpo non risponde ai miei comandi, ehi io voglio verdura non la Nutella a me nemmeno piace, e però la mano apre lo sportello che non doveva aprire. Altro che sirene di Ulisse. Il canto della Nutella è ben più forte. E non puoi che, miseramente, cedere.

Eccola cos'è un'altra cosa bella del vivere da soli: cenare con la Nutella sul divano.

Con un consiglio serio stavolta: non fidatevi di quello che vi scrivono sull'etichetta. Quel barattolo non vale 13 colazioni. Vale una cena.