Felice primo maggio, mie care belle personcine!

Ciao mie care belle personcine.
C'è qualcosa di peggiore del primo maggio che cade di domenica e che cade insieme a una pioggia incessante? No, Malgioglio non è la risposta giusta. E poi Malgioglio non è il male.
Il male è che le cose buone facciano ingrassare. Il male è la tristezza nel vedere modelle senza cellulite anche sotto il sole che indirizza tutti i suoi raggi sulle sue cosce.
Comunque.
Volevo augurarvi lo stesso una felice festa dei lavoratori, perché è davvero la festa di tuttituttitutti, perché ognuno di noi lavora; per soldi, per pagare le bollette, per una famiglia o due o cinque, per chi non guadagna monete ma persegue un sogno, qualunque esso sia e di qualsiasi materia sia fatto.
Per chi è fortunato, per la fierezza, per il dormire contento. E coraggio, per chi vorrebbe scappare via, per chi non è soddisfatto, per chi ha il conto in rosso.
La vita è una e quasi tutte le volte che si lascia una strada, non è considerata una fine, ma un nuovo inizio.

D'estate bisogna mantenersi leggeri

Quanto vorrei essere anche io una di quelle che d'estate mangiano meno o niente o mangiano due carote per pranzo e un sedano a cena!
Ovviamente, mi sono lasciata tentare. Da cosa? Dai macaron. Ho pensato: beh in fondo è solo albume d'uovo e zucchero. In fondo è light.
Ho scelto: tre al tiramisù, uno al cioccolato, quattro al caramello. Li ho finiti in quattro nanosecondi scarsi.
Picchiatemi.

Mirty Quibibes che si legge Chibibì - Il Ritorno

Ciao, mie care belle personcine.
E' passato molto molto tempo dall'ultimo post, che non era dei più felici.
Però ecco, adesso ho deciso di ritornare, con i miei kili di troppo e i capelli crespi di sempre.
Ho vissuto un anno ricco di tante cose, che per un po' mi hanno fatto dimenticare la bellezza del cucinare, del fotografare, del disegnare.
E ho imparato una cosa, dopo il fatto che in palestra ci si iscrive a gennaio e non a maggio: che le passioni non vanno mai abbandonate. Rallentate, magari. Ma lasciate mai.
Ergo.
Sono qui.
Sono qui, sono anche su Instagram e sono riapparsa anche sulla mia pagina di Facebook.
Insomma, Mirty Quibibes che si legge Chibibì è ritornata!

P.s. Ci tenevo anche a dire grazie a tutti coloro che hanno fatto una piccola grande grandissima offerta al sito dell'AIRC in memoria di mio padre, e anche a quelli che mi hanno riaccolta, come si riaccoglie un'amica cara partita per un lungo viaggio e poi ritornata.
Grazie!
Vi lascio con questa fotografia.
Sono in una vetrina di una famosa pasticceria di Firenze. Sì, quella lì sono proprio io.
Perché le cose belle, a volte, accadono sul serio.


Sosteniamo l'Airc, in memoria del mio papà.

Il 24 novembre è morto il mio papà a causa di un male silenzioso scoperto troppo tardi. Il dolore è stato tanto, per tutti, e questo spiega il motivo della mia assenza, più lunga e sofferta del solito.
E niente, sono una Mirty molto triste.
Ho pensato quindi di fare delle cartoline, magari natalizie, magari semplicemente buffe. Ho pensato di venderle a una cifra simbolica e di donare l'intero devoluto all'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), per far sì che i ricercatori curino questa malattia di merda e che nessunonessunonessuno più al mondo, che sia paziente o amico o familiare, ne soffra, fino a morirne, col corpo ma soprattutto dentro. O di invitarvi a fare una donazione per la ricerca direttamente sul sito alla sezione "In memoria di" (in questo caso, Gaetano Marco Lo Zito). A chi lo farà, per ringraziare a nome della mia famiglia ma anche in generale di chi sa cosa significa vivere tutto questo, spedirei qualche disegno brutto e fatto male, ma pieno di gratitudine.
Un piccolo gesto non farà trovare la cura ai tumori domani, purtroppo, ma tante piccole gocce fanno il mare da cui sorge il sole.
Per ogni cosa, scrivetemi pure in privato.
Grazie e felici feste, mie care belle personcine.


Biscottini al the verde

Dicono che non si può vivere solo di biscotti burrosi e cioccolatosi. Secondo me dicono male, però ho voluto cambiare e cimentarmi con qualcosa di leggero, dietetico, lo sfizio di chi vuole essere magra (e noiosa e triste e in perenne sindrome pre mestruale): i biscotti al the verde.
Veloci, facili e... verdi!

Ci serve: 200grammi di mandorle tostate in polvere, 200 grammi di zucchero a velo, 2 albumi, 1 bustina di vanillina, 4 cucchiaini di thè verde Matcha.
Montate a neve albumi e metà dello zucchero. Mettete in una ciotola le mandorle polverizzate (usate un mixer) e il restante zucchero. Aggiungete la vanillina, il thè e mischiate. Poi aggiungete gli albumi montati a neve. Amalgamate bene il tutto.
Poi prendetene e date loro la forma che volete: palline, dischi, rettangoli, cerchi, figure poligonali, cupole, guglie... ok, la smetto.
Metteteli poi in una teglia e su carta da forno, infornate a 170 gradi per 15 minuti e...
...certo col cioccolato sò tutt'altra cosa.
Buon sano appetito!

Resoconto di una mini vacanza a casa

Concludo la settimana di mare con una mozzarella di latte vaccino di bufala a forma di saccottino e con dentro il prosciutto cotto e olive, impanata e fritta. In pratica era un panino mozzarelloso filamentoso succoso.
Ma non solo.
Anche cose sane e tipicamente estive.
Facebook non è che mi fosse mancato troppo. Ho scoperto oggi che una che faceva Disney Channel ha fatto la zozza sul palco di Mtv con un bikini color carne (che poi, il mio costumino era nero a pois a fascia. Si sa che il pois ingrassa. Ma sono stata sincera e ciò che ingrassa veramente è il panzerotto dell'una di notte. Inoltre, il sopra del costume a fascia è orrendo. Non capisco gli stilisti che hanno anche introdotto le strisce orizzontali che pure Kate Moss sarebbe sembrata una chiattona. E adesso con 'sti reggiseni, che per fare la fescion me lo sono preso. Se hai le tettine te le fa ancora più piccole. Se hai le tettone ti arrivano al ginocchio. Se hai le tette finte antigravità si vede ancora di più. Se sei figa, ti odio.) Poi ho scoperto che Ben Affleck farà Batman. Tutti che si lamentano della sua poca espressività, che Nicholas Cage a confronto ha più smorfie di The Mask. Ma perché, Batman non ha sempre la stessa faccia? Poi ho anche visto che la Bellucci e Cassell si sono smollati dopo 17 anni. Yuhù. Notizie che ti spiazzano. Notizie senza le quali proprio non sai come avresti fatto a sopravvivere.
Fortuna che esiste la scamorza, che sennò qui la tristezza sarebbe davvero troppa.
E il peperoncino.Quanto ci piace.
E quanto ci è piaciuto che in questi giorni, miracolosamente, non hanno chiamato quelli di Fastweb-Alice-Folletto-Depuratore-Vodafone-Wind-Poppili-Pippuli-Zuppili dopo che mi hanno chiamata nei mesi scorsi sul fisso, di notte, di giorno, il venticinque aprile, sul cellulare, su Skype, sul salvavita Beghelli, volendomi vendere abbonamenti, offerte, piani tariffari, angurie, escort rumene, broccoli anche se è estate.
E quanto non ci piace disfare le valigie.
E' ancora tutto lì. Dalle conchiglie più belle alle mutande di quelle enormigiganti che ho usato anche sotto il vestitino leggero con tanto di elastico che mi segnava la chiappa. Che se avessi avuto un incidente, il medico avrebbe ben pensato di lasciarmi morire, perché certi intimi sono come i calzettoni di spugna nell'infradito.
Comunque. Poi uno torna a casa, apre il frigo e dice:"Ok, vado a comprare una pizza perché il limone al fondo del frigo credo che pure Cracco lo butterebbe senza riuscirci a fare niente"
E torna a casa con dei fiori. Rossi.
E non vi dico per pagare. Avete presente le casse automatiche della Coop? Quelle che pure se c'è un granello di sabbia vi si sballa il peso e dovete chiamare la vera commessa? Quelle che tu ti senti tanto figa dopo ogni bip che orgogliosamente rimbomba? Ecco, non vi dico quando c'è di mezzo fogliame, petali, fiori. Che si muovono. Di continuo. E allora.
Sono tornata quindi a casa. Con fiori e pizza-patatine-scorpelle-maionese-smarties (avevo fame). E mi sono arenata sul divano. Sbriciolando ovunque. Ma il bello delle vacanze (e dell'aspirapolvere) è anche questo.
 In tutto questo, ho continuato a mangiare.
Qualunque cosa (buona). Dalle Club alla peperonata. Così, senza sensi di colpa. Che è bellissimo.
C'è una vita per metterci a dieta. E poi tra poco i cappotti copriranno il gelato cosparso di caramello che si andrà ad accumulare sulle mie tette? sulla mia bocca? nei muscoli? No, ovviamente. Sui fianchi.
 Poi, sono andata in soffitta. E ho trovato queste lampade. Mio zio le produceva. Poi ha smollato tutto e ha chiuso la sua azienda. Restano solo paralumi preziosi e delicati.
Ho deciso che stasera mangerò a lume di lampada.




Puglia, ti amo

Inizierò questo post con un'immagine eloquente:
Sì, è una frisella. Frisella è automaticamente Puglia. Puglia è automaticamente buon cibo. Puglia è casa, famiglia, FAME.
La mia cena di stasera, ad esempio, è consistita in: pizza con zucchine gratinate e formaggio, pizza con cipolle e zucchine trifolate e ricotta salata in scaglie, rotolo orgasmico di prosciutto cotto, salsiccia fresca e formaggio cremoso. POI. Roastbeef, caponata, mozzarella di bufala nostrana, patate fritte, popirati, uva nera, percoche.
Non potete capire.
Se dovessi morire di colesterolo o per un'arteria intasata potrò dire di esser stata soddisfatta del mio ultimo pasto.
Nei prossimi giorni avrò difficoltà a postare sul blog e con più probabilità aggiornerò soprattutto la mia pagina Facebook. Quindi se non mi leggete qui, non preoccupatevi. Non è detto sia esplosa.
Sarò ancora più tonda, sazia e felice sdraiata sulla veranda di casa al mare.
Beh, niente, le mie vacanze iniziano domani e finiscono martedì.
Ma ecco.
Evviva la Puglia.

Pane fatto in casa!

In questi giorni, vivo l'apoteosi del carboidrato. Pane, pizza, focacce, rustici, biscotti. Un mondo meraviglioso.
Quindi, ho impastato. Ho impastato e fatto il pane. Una piccola baguette (e non voglio battutacce)
Faccio molto molto spesso il pane arabo. Un impasto veloce, poca attesa e cottura quasi immediata. Perfetto e mi piace molto. Il risultato è simile anche a una piadina, in quanto poi va cotto in padella. Infatti farcita di salumi e formaggi o che accompagna delle verdure grigliate o un'insalata diventa una cena squisita.
Invece qui si parla di pane. Buono. Poi la mollica, quanto ci piace. E le parti croccanti, mamma mia.
Armatevi di pazienza e cominciamo.
300ml di acqua, 50grammi di olio d'oliva, 8grammi di sale, 12grammi di lievito di birra, 1cucchiaino di zucchero, 250grammi di farina manitoba, 250grammi di farina 00.

Sciogliamo il lievito in poca acqua tiepida, insieme al cucchiaino di zucchero. Setacciamo in una ciotola entrambe le farine e creiamo la classica fontana (buco al centro) e versiamoci dentro il composto di lievito, zucchero e acqua.Nella restante acqua tiepida sciogliete il sale e unite l'olioVersate a filo il liquido ottenuto sulla farina, mescolando con movimenti ampi e veloci finché non sarà terminato. Impastare tutto bene. Quando l'impasto sarà liscio ed elastico diamogli una forma mirtilliana, ovvero tonda, se vorrete una pagnotta tonda o altrimenti, come ho fatto io date la forma di un filone. Coprite con pellicola e lasciate lievitare per circa 2 ore nel forno chiuso e spento.
Quando sarà raddoppiato (come me dopo le vacanze di Natale) mettetela sul piano da lavoro e rimodellata a forma di palla. Mettetelo nella teglia da forno coperta di carta da forno e lasciate lievitare per un'altra ora nel forno chiuso e spento. Mettete sul fondo un piccolo contenitore d'acqua per evitare che l'impasto si secchi.
Trascorso questo tempo la pasta avrà nuovamente raddoppiato il volume e sarà finalmente pronta. Con un coltello incidete la superficie (a forma di quadrato se farete una pagnotta, tagli obliqui se avete fatto il filone) e infornate in forno statico già caldo a 200 gradi per circa 45-50 minuti. Sfornate quando sarà ben dorata.

Pizza (margherita, caprese e con la cipolla e scarola)

Parrebbe che la pizza con la cipolla sia una particolarità pugliese.
E' buona e poi è un gustoso modo per alitare sulle persone che non ci piacciono facendole allontanare.
Io oggi ne ho fatta una con la cipolla (che non ho fatto in tempo a fotografare), una margherita e una caprese (mozzarella, rucola e pomodori)
Vediamo adesso come si fa.
Per la pasta della pizza:
250grammi di farina 00, 250grammi di farina di semola, 1bustina di lievito di birra secco, 1 cucchiaino di sale, 300grammi d'acqua tiepida, olio.
Per il ripieno della pizza con la cipolla: 400grammi di cipolle pulite, 300grammi di scarola, olio (circa 8 cucchiai), sale.
In una ciotola mescoliamo le farine, sale, lievito, due cucchiai d'olio e poco alla volta versare l'acqua.
Deve raggiungere una consistenza morbida. Lasciatela lievitare per 2 ore nella ciotola coperta da un plaid o comunque da una coperta.
Per il ripieno della pizza con la cipolla: lavate la scarola e la cipolla sotto un getto d'acqua. In una padella fate soffriggere a fuoco dolce e con poco olio la scarola e le cipolle. Fatele appassire.
Dovete far evapore tutto il liquido delle verdure, quindi cuocete a fuoco vivace per una decina di minuti. Spegnere e lasciate raffreddare il tutto.
Quando l'impasto sarà lievitato, pesatelo e dividetelo in due panetti uguali. Con un mattarello spianate i due panetti, ricavatene una sfoglia e spennellate con l'olio una teglia. Mettete una sfoglia alla base, bucherellate. Aggiungete il ripieno che deve essere freddo. Chiudetelo con l'altra sfoglia e chiudete bene i bordi.
Pensate che adesso sia arrivato il tempo di infornare. E invece no!
Dovete infatti lasciar lievitare ancora per un'ora.
Se state pensando che avreste fatto prima ad andarvela a comprare... Beh forse avete ragione.
Dopo questi sessanta minuti, spennellate la superficie della pizza con un po' d'olio e cuocete in forno pre-riscaldato per 40 minuti a 180°.
Quando sarà cotta, aspettate che si raffreddi completamente e tagliatela a pezzi.
Taglierete a pezzi poi anche la vostra socialità, visto l'alito che vi troverete.
Per le altre pizze invece, basterà stendere l'impasto e condirla con un po' di passata di pomodoro, olive nere e mozzarella (metteremo la rucola alla fine) e la margherita uguale, ma senza olive e senza rucola.




Tortine bruttine con quello che avevo in casa

Innanzitutto
detto questo.
Oggi ho fatto delle tortine senza coppapasta, senza uova, senza colla di pesce. Senza nulla. Avevo della philadelphia che scadeva a breve e dei biscotti Oro Saiwa. L'associazione è stata veloce.

 Con quel poco burro che avevo, l'ho mescolato ai biscotti sbriciolati finemente.
Ho composto la base.
Poi con una frusta ho amalgamato philadelphia e zucchero.
Ho messo la pochissima crema sulla base e poi ho grattugiato sopra dei cioccolatini fondenti.
Ora devono ancora rapprendersi. Ma purtroppo la quantità di crema era davvero poca.
In attesa di fare la spesa venerdì e comprare più philadelphia, questa è la mia colazione di domani!
E voi? Mi raccontate il vostro pranzo di Ferragosto?

Tondi di frittata di zucchine con crema e glassa di aceto balsamico

Oggi volevo fare una pietanza facile ma presentarla in modo bello. Se avesse un nome complicato e francese, magari non ci si accorgerebbe nemmeno che si tratta solo di una frittata di zucchine (di cui, oltretutto, vi ho già parlato)

Dopo aver fatto la frittata, l'ho tagliata in tondini, ci ho messo su scaglie di parmigiano, messo accanto qualche foglia di rucola e messo sopra una crema di verdurine. E poi glassa di aceto balsamico.
Diciamolo a 'sti chef altezzosi che pure noi possiamo servire cacatine in piatti enormi e presentarli in un modo minimalista e pulito.


A pensarci, potevano andar bene dei tondelli di zucchine fritte al posto della crema di verdure, ma se friggo ancora poi mi direte che sono grassa e che anche basta mettere tuttotuttotutto anche lo sgabello della cucina in abbondante olio bollente.
Che poi.
Grassa è davvero la cosa peggiore da dire a una donna? Essere vendicativi è una cosa brutta. Essere ladri. Essere dei traditori.
E vorrei dire a quelle che offendono chiamando ciccione altre donne, o semplicemente a chi si sente tale senza magari esserlo davvero, che ci sono infinite altre cose bellissime prima di "magre".
Io fossi in loro mi chiederei scusa. Scusa per le volte in cui abbiamo offeso altri e noi stessi. Scusa per le volte in cui ci vediamo allo specchio con lo sguardo basso e insoddisfatto. Scusa per ogni attimo in cui crediamo alle cose brutte che dicono gli altri su di noi.


Pff, oggi sono molto zen da come vedete nel piatto, molto noiosa come la sveglia che suona la domenica perché ci siamo dimenticati di disattivarla il sabato sera.
E' che volevo dire qualcosa di serio anche io, che sennò pensate che io sia una frivola donnicciola che veste di glitter e piume di struzzo e indossa scarpe di Chiara Ferragni (quindi sì, cattivo gusto imperante)
Intanto, tornando in me, volevo parlarvi del gelato Carte d'Or. Sì, sembra che stia facendo una pubblicità occulta ma volevo solo dirvi che l'Affogato al caramello è qualcosa di meraviglioso.
Dovete provarlo.
E avvisate i vostri mariti che dovrà condividervi con lui, adesso. Se nel matrimonio di Diana c'era una Camilla di troppo, nel vostro ci sarà un affogato al caramello.
Che poi, magari non è un caso che Camilla sia Camilla come le merendine.
Il mistero s'infittisce e questo post sarà visto da milioni di complottisti e spettatori di Mistero che useranno questa tesi per spiegare alla Barale che anche per lei esiste la gravità e non c'è bisturi che tenga.
Vabbeh.
Oggi va così. Sarà l'estate!
Buon appetito, mie care belle personcine!


Sandwich bresaola, rucola e grana

Oggi facciamo che è il giorno in cui saremo legittimati a dire basta.
Basta a quelle che hanno una quarta e che dicono, a te che se il tuo busto è di spalle nessuno se ne accorge perché l'unica cosa che hai davanti è l'ombelico:"Beata te che sei piatta e che non hai seno! Non sai che fastidio! Non sai che mal di schiena!"
Basta a quelle che sono magrissime e che ti dicono:"Beata te che sei formosa! Vorrei tanto avere i fianchi tondi e invece indosso solo una 38!" 
Basta a quelli che ti tamponano il carrello mentre fai la spesa e che cercano di passarti avanti alle casse.
Basta regalare mimose l'8 marzo: regalateci un piatto di carbonara.
Basta toccare la pelliccia della signora avanti a noi durante la fila alle Poste. Anzi no, questo lasciamolo.
Insomma.
Oggi mi sento combattiva. Forse perché dovrò affrontare una giornata fuori porta e nonostante il termometro sia un po' più clemente già soffro il potenziale caldo di mezzogiorno.
Proprio a causa del pranzo a sacco, oggi vi parlerò di quello che sarà il mio pasto. 
Bresaola, rucola e grana in panino!

E' il panino più semplice del mondo e il procedimento è uguale a quello che servite nel vostro bel piatto. Quindi basta tagliare la rosetta in due e mettere bresaola, rucola e grana. Fare da parte un'emulsione di limone e olio e usarla per condire il ripieno del panino. 


Inoltre ho una novità. Sono diventata una cuoca woodie di Wood-Restaurant. Mi sono sentita accolta amorevolmente e sono felice di farne parte!
Ogni giovedì sarò quindi anche lì. Un incubo per le mie care belle personcine, trovarmi ovunque! Non ci bastava Belen, direte voi, adesso pure questa!
Però io sono più simpatica di lei!

Biscotti integrali ai mirtilli

Vorrei dire a quello che ha inventato le buste di plastica biologiche delicatissime sottilissime levissime, sì, quelle che puzzano, che il mondo continua a morire e inoltre con tante bottiglie rotte a terra in più.
Mi è successo ANCHE oggi. E mi si è rotto il barattolo della mia marmellata guida, perché se alcuni hanno un animale guida o un totem, io anche ho una marmellata-totem: quella al mirtillo. Avevo proprio bisogno di tornare a casa e addolcirmi.
Quindi mi sono cimentata in biscotti che abbiano proprio questo frutto tra i suoi ingredienti!

Serve: 500grammi di farina integrale, 300grammi di zucchero di canna, 100grammi di zucchero morbido, 1 limone grattato, 3 uova, 1bustina di lievito, mirtilli rossi essiccati.
Impastate in una ciotola tutti gli ingredienti, con moooolta pazienza. La stessa pazienza di quando il vostro compagno parla a cena di quelle cose che non ci interessano neanche lontanamente, la stessa pazienza di quando leggete di modelle scheletriche che dicono che mangiano qualsiasi carboidrato e tutti i tipi di dolci possibili e immaginabili.


Infarinate un piano dove andrete a stendere la pasta, armatevi di mattarello (quello che tirereste in testa al compagno che durante la cena parla di cose che non ci interessano o alle modelle che si nutrono di griffe e panna montata) e stendete la pasta. Con un tagliabiscotti date la forma che volete.
Infornate in forno già caldo per circa 10-15 minuti a 190 gradi.

 Io vi ricordo che altre fotografie di ricette o work in progress potrete trovarle anche QUI e QUI
(vi chiedo scusa per la qualità scarsa di queste ultime fotografie, ma la luce idonea mi si è fulminata)

Crostata di more

No vabbeh, ma la pubblicità del Mc Donald's con trecentocinquantamila Belen Rodriguez? Tutti i soldi sono andati a lei e non avevano più budget per prendere comparse o attori?
E poi soprattutto, tu, signor Mc Donald's, no ma dico, tu signor Mc Donald's, ma Belen. Belen. Che dopo una gravidanza ha la circonferenza dei fianchi di un palo della luce, secondo te io ci credo che tutti i giorni viene a mangiare da te, a mangiare la pasta, lei che ha abbandonato i carboidrati (e grassi e zuccheri e salse) da almeno 20 anni.
L'unica cosa che mi rispecchia sono le mille personalità. Ecco, quello è uguale. Il resto no, Belen no.
Metti un'italiana bella e col culo grosso, che magari fa pure un rutto dopo aver bevuto la Coca Cola. Signor Mc Donald's, domani ti scrivo una mail e mi propongo per l'anno prossimo.
Per continuare a parlare di carboidrati, vi propongo un classico. Un classico anche d'estate, nonostante il caldo e nonostante il forno acceso istighi al suicidio: la crostata.

Comunque, per colpa di Belen, ho anche fatto una frolla dietetica. Infatti non c'è burro bensì olio di semi di girasole. Una volta pronta non deve necessariamente riposare in frigorifero. Dopo la cottra non si sbriciola e risalta il ripieno (che in questo caso è marmellata di mirtilli)
Ma vediamo:
300 grammi di farina
100 ml di olio di semi di girasole
2 uova
1/2 bustina di lievito vanillinato
100 grammi di zucchero.

Impastiamo e, se non la userete subito, impacchettatela con della carta per alimenti trasparente e conservatela!



Vellutata di piselli!

Sono masochista.
Sono veramente masochista.
Oggi per pranzo mi sono preparata una vellutata di piselli.
Sì, vellutata. Quelle robe che uno si fa in autunno, quando piove, quando fa freddino, insomma non quando ci sono più di 30 gradi all'ombra.
Però ho osato. Avevo voglia di piselli (e non ammetto doppi sensi!).

La ricetta è, come sicuramente sapete, molto semplice.
Basta mettere in una pentola colma d'acqua salata i piselli e una cipolla.


Aspettate che cuociano.


Una volta che sono cotti, scolateli e tenete da parte un po' d'acqua di cottura. Prendete il vostro frullatore a immersione o mixer e frullate fino ad ottenere un composto cremoso.
Buon dietetico e masochistico (si può dire masochistico??) appetito!